Su internet è frequente trovare web host che offrono spazio da utilizzare per costruire un sito web personale, spesso anche con dei software per disegnare il sito, il tutto gratuitamente. Alcune volte tale servizio gratuito viene offerto nella speranza che il cliente lo aggiorni ad una versione a pagamento, con maggiore spazio a disposizione e meno limiti in generale. Altre volte il servizio viene offerto solo perché la società fornitrice è interessata ai guadagni portati dalla pubblicità presente nei banner, non eliminabili, che verranno visualizzati nel sito.

Prima di sottoscrivere un servizio gratuito quindi, è bene tenere presente quali possono essere gli svantaggi:

  • Nome dominio. Con i servizi gratuiti, quasi sempre il dominio scelto dal cliente viene fatto precedere dal nome della società che offre il servizio. Questo rende il nome dominio professionalmente non presentabile perché la prima parte è costituita dal nome del web host. Inoltre lo rende troppo lungo, quindi difficile da digitare e ricordare. Ultimo ma non meno importante, un dominio del genere penalizza il sito dal punto di vista della Search Engine Optimization (SEO).
  • Imprevedibilità. I web host gratutiti di solito non sono tra le società più stabili e nel caso falliscano, il sito web andrebbe perso ed il cliente sarebbe obbligato a cercare rapidamente un’altra soluzione. Inoltre la loro politica potrebbe cambiare da un giorno all’altro, includendo ad esempio numerosi banner pubblicitari.
  • Inaffidabilità. I web host gratuiti possono interrompere il servizio più spesso di quelli a pagamento ad esempio a causa della scarsa manutenzione, che se fatta in maniera ottimale richiederebbe costi tali da non consentire la gratuità del servizio. Il sito potrebbe quindi sparire dalla rete per tempi più o meno lunghi.
  • Aspetto non professionale del sito. Il risultato finale è comunque un sito web che nella migliore delle ipotesi è solo brutto, ma spesso neanche funziona.
  • Clausole d’uso dei dati personali. Particolare attenzione va data a tali clausole che potrebbero prevedere che i dati vengano ceduti o venduti ad aziende che poi ci riempiranno di spam (messaggi pubblicitari indesiderati inviati tramite mail o altro mezzo).
  • Limiti d’uso e d’aggiornamento. Di solito nei servizi gratuiti, lo spazio web è limitato e non consente di creare più di un tot di pagine. Vale lo stesso per le opzioni disponibili per costruire il sito, come la presenza di uno o pochi colori, l’impossibilità di caricare file musicali, foto ad alta risoluzione, ecc.
  • Supporto tecnico limitato o assente. Nel caso ci fosse un problema tecnico, qualcuno si occuperebbe di risolverlo, ed entro quanto tempo? È possibile impostare un programma SEO? Se sì, come? Il sito può essere migrato e attivato presso un altro web host? Di solito questo tipo di informazioni non vengono neanche citate dal web host gratuito.
  • Mancanza di informazioni sulle tecnologie che stanno dietro al servizio. Quale tipo di server e linguaggio di programmazione utilizza? Il sito si avvale di database? Di quale tipo?
  • Impossibilità di pianificare o gestire una strategia SEO. Anche se viene messo a disposizione un tool per costruire e personalizzare il sito (scegliere un tema, inserire foto e testi), difficilmente vengono messi a disposizione tool per la SEO.

Al contrario, i servizi a pagamento, soprattutto quelli che si avvalgono del CMS WordPress, eliminano i problemi esposti sopra, offrendo:

  • possibilità di scelta del o dei domini per il sito web
  • assistenza tecnica continua
  • maggiore affidabilità e continuità del servizio (uptime garantito)
  • aspetto accattivante e funzionalità del sito.
  • clausole d’uso che rispettano la privacy
  • chiarezza sulle tecnologie utilizzate
  • limiti d’uso pressoché ininfluenti
  • pianificazione e sviluppo di politiche di SEO
  • possibilità non solo di cambiare web host, ma anche di cambiare il web master (WordPress è il CMS più diffuso al mondo ed è facile trovare professionisti che ci lavorano)
  • aggiornamenti continui virtualmente illimitati.

Riassumendo, si può affermare che la gratuità su internet è una gran bella cosa, tuttavia non va dimenticato che

“quando un servizio è gratuito, il servizio sei tu”.